La pubblicazione, con il suo denso tessuto narrativo e la ricchezza documentaria, sollecita la riflessione verso l’esplorazione dei significati che i due termini “città” e “gentile” racchiudono. La città, diceva Giorgio La Pira sindaco di Firenze, “è il domicilio organico della persona”. E aggiungeva: “Gli stati cambiano, ma le città restano. Passano le forme giuridiche, resta la città, resta un valore permanente”.
Ed allora possiamo cogliere aspetti diversi di “una città gentile” e cioè come spazio abitativo, come dimora abituale, come frutto della cittadinanza o tessuto di relazioni. In ogni caso è il territorio il protagonista del volume che la ricerca, finemente estetica e densamente appassionata.
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