Processione dei Ceri: ultima domenica di giugno
Processione dei Ceri: ultima domenica di giugno
La storia
Il Santo dei Miracoli morì il 13 giugno. La grande devozione alle virtù del santo e soprattutto la crescente fama di taumaturgo spinsero i padovani ad inviare una delegazione a Rieti, al tempo sede papale, per chiedere a Gregorio IX, la canonizzazione di Antonio. Accogliendo favorevolmente la richiesta, il papa incaricò il vescovo di Padova, i priori di San benedetto e dei predicatori, di svolgere il processo diocesano. Stabilì inoltre con la delegazione, tutti i particolari del complicato cerimoniale. Questo evento non poté realizzarsi a Rieti poiché il papa si era trasferito a Spoleto per disordini scoppiati in città, tra famiglie guelfe e ghibelline, dove il 30 maggio del 1232 elevò Antonio agli onori dell’altare iscrivendolo nel libro dei santi. I reatini non si rassegnarono alla perdita di tale privilegio e così, fin dalla lontanissima metà del Duecento, iniziarono a venerare Sant’Antonio con particolare devozione considerandolo una specie di reatino onorario, la cui santità era stata decisa a Rieti e quindi di fatto appartenente alla storia della loro comunità. I primi festeggiamenti risalgono addirittura all’anno successivo alla morte del santo.
Oggi la Processione dei Ceri in onore di Sant’Antonio, è considerata una della più belle al mondo. Emoziona, stupisce, sorprende tutti coloro che hanno il piacere di assistervi.
Le nostre proposte turistiche
Nel periodo della Processione dei ceri, Rieti da Scoprire organizza dei pacchetti turistici speciali da 2, 4 o 6 giorni che potete trovare qui: